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Le limate della settimana

19.01.2015 10:33

Primarie PD /1
La settimana è iniziata con l'ennesima diatriba (guarda un po') da primarie in casa PD, stavolta in salsa ligure. La renziana Paita batte il "cinese" Cofferati, ma subito si scatena la polemica per la presenza abnorme di stranieri alle urne (e noi ne sappiamo qualcosa...) e incursioni del centro destra. Annullati 13 seggi, il risultato non cambia. Coffy prima non riconosce il voto, poi ritratta, in ultimo saluta il partito. Caro Coffy, proprio tu che non volevi entrare in politica e poi ti sei candidato a sindaco di Bologna, al Parlamento europeo (2 volte), alla regione Liguria, ma candidarti alla pensione, no? Voto 4.

Primarie PD/2
Ogni volta che si vota, o non si vota (Campania docet), in casa PD, ce n'è una. Una volta ci sono troppi stranieri; un'altra volta hanno votato in troppi pochi; una volta possono votare solo gli iscritti e l'altra invece basta che non siano stati portati al seggio con la forza; una volta ci sono dei dubbi sui numeri della votazione ed è "il bello della democrazia" e l'altra invece ci sono forti dubbi sui numeri della votazione ma "le regole sono così" (sono le primarie ed è ora che cresci!). Ma il dubbio che le primarie, fatte così, siano una "cagata pazzesca", non viene a nessuno? Il nostro voto arriverà quando arriverà una risposta (non a breve insomma).


Noi non avremmo saputo trovare parole migliori. Noi non saremmo stati capaci di rendere così coinciso il discorso. Non saremmo stati in grado di riassumere meglio il pensiero. Lo ha fatto per noi Cacciari, l'altro giorno, quando ha affermato a La Zanzara: "La Santanchè è la dimostrazione che non siamo una società superiore". Oh là! Noi abbiamo pensato giorni, mesi, anni a come condensare il nostro pensiero su Daniela Santanchè. Cacciari ci ha messo 2,5 secondi. Abbiamo ancora tanto da imparare. Al professore di Venezia non si danno voti, si ricevono.



Nella foto, il prof Massimo Cacciari docente di Pensare filosofico e metafisica. Non abbiamo idea di cosa si tratti, però un paio di lezioni le seguiremmo...


Papa Francesco continua a sconquassare il mondo cattolico. Dopo essere stato il primo Papa a farsi un selfie con dei ragazzini e il primo Papa a ricordare che coi ragazzini si fanno solo i selfie (dato che prima il concetto evidentemente non era chiaro a tutti), in volo nel suo viaggio in Asia smonta il Vangelo di Luca e il suo "porgi l'altra guancia", minacciando un gancio destro al direttore tecnico di Radio Vaticana, Alberto Gasbarri (che non ci sembra il tipo, ma quando gli girano i 5 minuti...), nel caso parlasse male della madre di sua eminenza. Da tempo nel nostro cuore. Lo ricorderemo come il "Papa pugile". Voto 9



Papa Francesco durante l'incontro in cui ricorda che: " Mi chiamavano Muhammad Alì di Buenos Aires ".


Noi tutti, di Lima Sorda, saremmo rimasti sconcertati. Saremmo rimasti allibiti per un povero giovane preso di mira da chissà chi. Saremmo rimasti ammutoliti per un ragazzo che si trova la macchina bruciata nel parcheggio. Un ragazzo che come noi pubblica foto su Facebook e video su Youtube e per questo viene deriso da molti. Noi tutti di Lima Sorda saremmo rimasti costernati e dispiaciuti. Ma dato che l'incidente probabilmente è accidentale (e gonfiato ad arte), e soprattutto, sottolineiamo soprattutto, che si tratta di Francesco Sole, di tutto ciò non ce ne frega niente.

Tale Francesco Sole in una brutta foto di scuola. Noi siamo contrari a ogni forma di bullismo, ma
in questo caso...


Le limate della settimana

12.01.2015 11:24

Questo Calderoli ne sa una più del diavolo! L'altro giorno per "onorare" la festività della Befana e, probabilmente, per riempire i suoi giorni vuoti, ha offerto al sottosegretario alle riforme Luciano Pizzetto un pezzo di carbone. Ma non quello di zucchero, ma carbone vero e proprio! Che spassosa burla! Che simpatica trovata! E pensare che dopo aver partorito una delle leggi elettorali più inutili della storia democratica avevamo pensato che le prese per il culo fossero finite! Comico nato, i risultati sono quelli che sono, però si applica: voto 6.


Anche la Santanchè si schiera a favore della satira proponendosi come editore di un Charlie Hebdo italiano. Oddio, chi ha buona memoria si ricorderà delle sue critiche a Virginia Raffaele per l'imitazione della Pascale (che se non voleva una caricatura, si sceglieva un moroso diverso) e il dito medio a Luciana
Littizzetto. Ma nonostante ciò le diamo un voto alto alla coerenza: a noi la Santanchè ha sempre fatto ridere: 8.


Rarissima foto in cui non parla


Parliamo un attimo di Mario Monti. Non vorremmo farlo nemmeno noi, ma ci tocca. Eh già, perché questa settima è tornato dal regno dei morti per dirci che: "senza di me, oggi al Quirinale ci sarebbe Silvio". Dato che per l'elezione del Presidente della Repubblica ci vogliono i voti, e il buon Monti ne mette insieme, si e no, 32 su 950, vorremmo sapere: vuole convincere noi o se stesso? Speriamo che ce la faccia almeno con se stesso. Voto basso quanto la sua influenza politica.


Tragedia sventata in casa Boschi. Nella notte del 4 gennaio sconosciuti si sono addentrati nell'abitazione del Ministro. Per fortuna tutte le cose di valore non sono state toccate: salvo il busto a grandezze naturali del Presidente del consiglio (Renzi) in oro 24 carati; illesa la prima fotografia che immortala Maria Elena al primo incontro con l'oracolo di Firenze (Renzi); intonsa la stampa di dimensioni 2 metri per 3 del primo tweet in cui viene taggata dal segretario PD (Renzi). Grazie a Renz... scusate, a Dio, tutto è andato bene. Voto alto ai ladri che hanno salvaguardato le sante reliquie.



Maria Elena ritratta alla destra del padre


E arriviamo a bellicapelli, il sindaco iscritto al PD con la pettina più bella: stiamo parlando di Albasi. Non dell'Albasi rivergarese, ma di Lodovico Albasi. Dato che il Governo Renzi fa pagare l'imu agricola ai comuni la cui sede si trova sotto i 600 mt slm, il sindaco dai bei capelli cosa fa? Fa su baracca e burattini e sposta la sede del Comune di fronte la Pietra Parcellara. Cosa non si fa per i propri cittadini?! A Lodovico Albasi, lo zen e l'arte di arrangiarsi voto 8, per la pettina sempre e comunque voto 10.

Nella foto vediamo Lodovico Albasi, i suoi capelli e a sinistra un parente/nipote/passante (chiederemo al sindaco per il tag).



#JeSuisCharlie

08.01.2015 09:13

Noi siamo Charlie


Mercoledì 7 gennaio alle ore 11 abbiamo assistito ad un attacco diretto contro la libertà di satira e di espressione. Dieci giornalisti tra cui Stephan Charbonnier, detto Charb, i tre vignettisti Cabu, Tignous e Georges Wolinski, l'economista Bernard Maris, e due poliziotti, hanno perso la vita durante un attentato vile, perpetrato in nome di un anacronistico e pericolosissimo integralismo religioso.


Charlie Hebdo è un settimanale satirico francese che dal 1960 bersaglia i politici sia di centro destra che di sinistra con la sua satira tagliente. E' sempre stato considerato un modello per chi difende la libertà di stampa e di espressione, ed è a causa di ciò che nel corso degli anni ha subito numerosi attentati. Ma mai nessun atto è stato così tragico come quello del 7 gennaio.


La cronaca ci dice che un commando di tre uomini armati di Kalashnikov ha attaccato la sede del giornale durante la riunione settimanale di redazione. Cinque minuti di furia omicida hanno portato alla morte di 12 persone ed al ferimento di altre 8, di cui 5 gravissime. I colpevoli dovrebbero essere integralisti islamici legati ad Al Qaeda.


Subito sono arrivate le varie condanne, contraltari ai vari "Ve lo avevo detto" e alle speculazioni della tragedia, ai vari squallidi usi elettorali, sulle quali spiccano quelle degli "intellettuali" nostrani Matteo Salvini e Maurizio Gasparri. Il primo ha dichiarato: "Il nemico ormai ce l'abbiamo in casa. Bloccare l'invasione clandestina in corso, subito. Verificare chi, come e perché finanzia moschee e centri islamici. Chi non rispetta la vita e la libertà, non merita niente. Un pensiero per le povere vittime, disgusto per i politici incapaci". Il pensiero alle vittime per lui è degno solo della quinta frase... Ma visto che non c'è mai fine al peggio ecco arrivare la risposta di Gasparri, che non cita nemmeno le vittime: "L'Occidente se ne accorge ancora una volta troppo tardi, quando dovremmo essere più implacabili sempre e stroncare sul nascere ogni germe di fanatismo integralista. Basta ai barconi carichi di clandestini ma anche di predicatori dell'odio. Non possiamo rinunciare alla democrazia e alla libertà di espressione come di satira. Sarebbe una resa inaccettabile. Ma bisogna reagire. Sappiamo chi sono e dove sono. Serve un'offensiva militare decisa. Meno soldi per pagare i riscatti. Usiamoli per armare gli aerei e colpire le centrali del terrorismo". In poche parole per lui bisognerebbe fare una guerra...

Vorrei ricordare a queste persone che violenza chiama sempre violenza, è la storia che lo insegna, la risposta deve essere politica, con un affermazione forte di tutti riguardo alla difesa di ogni libertà, compresa quella di satira. 


Chi scrive pensa che ci sia un problema vero, l'estremismo islamico in quanto appunto estremista perde ogni connotazione positiva, come lo è però ad esempio quello di destra a stampo xenofobo. Per risolvere questo problema non bastano solo parole, ma un'azione politica congiunta di tutta l'Europa, un'azione che superi le semplici ipocrisie e che non si basi su una politica becera e semplicistica che reputa l'Islam come una cultura inferiore e sanguinaria solo per colpa di assassini che si nascondono dietro una religione per commettere azioni delittuose.


A sostegno di ciò vorrei dire che uno dei due poliziotti uccisi aveva 42 anni e si chiamava Ahmed, nome di chiare radici arabe, ed è stato freddato con un colpo alla testa dai terroristi mentre faceva il suo lavoro.


Oggi però la politica per un attimo deve passare in secondo piano, i vari Salvini, Gasparri, Santanchè dovrebbero tacere dinnanzi a tale tragedia e tutti insieme dovremmo dire con forza: Noi siamo Charlie


Matteo


Le limate dell'anno passato

05.01.2015 10:52

Vogliamo salutare il 2014 ricordando gli avvenimenti che hanno segnato l'anno. Il 2014 è stato un anno ricco di traumi e...basta. Traumi.


Già da Febbraio iniziamo a capire l'aria che tirerà: l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta (quello alto alto, pelato, con gli occhialetti) lascia l'incarico cedendo, con tantissima enfasi, la simbolica campanella al nuovo presidente-segretario-rottamatore Renzi. (Da quel giorno, l'ex sereno Letta, è dato per disperso).


Sono 3 gli eventi politici che hanno caratterizzato il 2014 di Matteo Renzi: l'amatissimo Patto del Nazareno in stile Ribbentrop-Molotov; gli utilissimi 80 euro; e l'importantissimo ed indimenticabile semestre della presidenza italiana al parlamento europeo, momento che ha segnato pesantemente il nostro futuro e che verrà ricordato anche sui libri di storia (e poi si sa, certe cose le valuti solo col tempo... forse).


Mettendo il naso fuori dall'Italia, vediamo che c'è un eletto in Parlamento che raggiunge il 100% delle preferenze con un'affluenza nazionale del 100%, ed è il leader coreano Kim Jon Un (chi è il più votato adesso, eh? Il PD?!?). La cosa che stupisce non è il risultato (se ne poteva votare solo uno...) ma è la piena affluenza! Non un ammalato, non un infermo, non uno impossibilitato fisicamente al voto. E poi dicono che dato che sotto la dittatura si sta male... Mah...


L'estate invece la passiamo tirandoci le secchiate di acqua ghiacciata in testa. Spopola infatti l'ice bucket challenge (che non definiremo con nessun aggettivo) a favore di una importantissima causa. Mentre nel resto del mondo alla secchiata di acqua ghiacciata segue la donazione per la lotta alla SLA, noi in Italia ci differenziamo: tanta acqua ma pochi soldi.


E' stato tragicamente l'anno dell'Ebola. O meglio, è stato l'anno in cui ci siamo accorti della sua esistenza. Il virus infatti uccide in Africa dal 1976, ma dato che la malattia  non aveva mai minacciato l'occidente, ce ne siamo altamente fregati per più di 30 anni. Adesso avremo ancora qualche settimana di pseudo-psicosi (mai come il bluff aviaria) e poi torneremo a fregarcene. La storia si ripete sempre.


Si è votato anche in Scozia. Il referendum del 18 settembre ha detto che le highlands non vogliono essere indipendenti da sua maestà la Regina Elisabetta II. Questione di tempistiche. Solo 15 anni fa uno scozzese si sarebbe trovato davanti la prospettiva di essere governato, un giorno, da Carlo e Camilla (peggio che andare di notte) e con l'unica luce di speranza morta a Parigi sotto un tunnel. Oggi invece c'è William (Forse, Willy per gli amici, chi lo sa...) e Kate, un erede già arrivato, uno in attesa, e il gran fondo schiena della Pippa. Tutta un'altra storia insomma. Certo è, che gli eroismi, le glorie e il patriottismo in kilt, sono ormai solo cose da Hollywood.

 


Il 2014 ce lo ricorderemo anche per la triste diretta dell'ultimo viaggio della Costa Concordia. Ore di diretta televisiva per seguire il lento viaggio di una nave vuota verso un porto in cui verrà demolita. Grado di interesse? rasente lo 0. Importanza giornalistica? nulla. Altro da dichiarare? Niente. Con tutto il rispetto per vittime e parenti, questa messa in scena potevano risparmiarcela.


Un'italiana nel blu dipinto di blu. Samantha Cristoforetti è la prima astronauta italiana nello spazio. Quanti ce ne avremmo già mandati noi di Lima Sorda e col biglietto di sola andata! Tornando seri, è l'immagine di un'Italia che ce la fa (con il supporto della navicella Soyuz... matrice sovietica... robba buona insomma), di un'italiana che ce la fa. Orgogliosi. Ps.: le è scappata una mezza frase su qualcosa di strano che avrebbe visto in orbita, ma poi delucidazioni di rito, tweet simpatico e il solito, implicito, #certochesiamosoliinquestouniverso.


Altra simpatica new entry del 2014, sempre per il discorso dei traumi, è l'ISIS. Questa elegante combriccola vestita sempre di nero, formata da sgozzatori e violentatori, zitta zitta ha unificato vari territori in Siria e Iraq fino al 29 giugno, quando ha proclamato la restaurazione del califfato islamico. La cosa che dovrebbe far riflettere (ma bisognava pensarci nel 2003) è che le violenze di oggi, di cui tutto il mondo si scandalizza, sono localizzate dove le bombe anglofoni cercavano invano le armi chimiche di Saddam. La violenza chiama altra violenza. Sempre.


Chiudiamo con Obama. Per lui un anno in bianco e nero (non è una battuta). E' stato l'anno dei neri ammazzati per strada e dei poliziotti (dobbiamo dirlo che erano bianchi?!?) assolti o giustificati. E' stato l'anno in cui l'America ha riscoperto Guantanamo (che Barack doveva chiudere già un po' di anni fa) e ha scoperto che ha tenuto in prigionia per 12 anni, uomini innocenti. C'è chi può... E' stato l'anno repubblicano, con la vittoria dell'elezioni di mid-term e la conquista del Senato. Fino qua, voto basso, però verso la fine sono arrivati il riavvicinamento con Cuba e i dati economici che dicono che gli USA volano al 5% di Pil. Che stringi stringi, è quello che conta. Mister President, poteva andare peggio, #staisereno.


Le limate natalizie

26.12.2014 10:45

A Natale sono tutti più buoni... Noi no!


Tanta italica cristiana dolcezza. Forza nuova (sia sul termine "forza" che sul termine "nuova", abbiamo seri dubbi) ha deciso di donare a due scuole di Modica e Scicli 2500 statue di Gesù Bambino (speriamo nato senza camicia... nera). Tralasciando quali luoghi sacri abbiano profanato per avere tali reliquie, conoscendo i modi e gli usi di questa simpatica tribù, ci chiediamo: "Vuoi vedere che per un'indulgenza, hanno confuso la scuola per una chiesa?". Nostalgia Balilla, voto 2.

Una immagine degli alunni che avrebbero voluto vedere gli attivisti di Forza nuova (delusione da entrambe le parti)


A volte ritornano. In questo caso parliamo dell'Isola dei famosi, ma soprattutto di Nicole Minetti, l'igienista dentale condannata a 3 anni dalla corte d'appello di Milano. Se il format torna a gratis, l'ex consigliere regionale con l'hobby del travestimento, ad Arcore una volta si fece addirittura suora (voto 10 all'abilità di trasformarsi nella cosa che le è più distante sulla faccia della Terra), torna per un cachet da 200 mila Euro. A lei nulla da ridire, a chi invece gli staccherà l'assegno diamo un bel 2 e chiediamo: "ma non lo sapete che ha fatto molto di più per molto meno?!".

Ecco Nicole Minetti in una rarissima foto in cui è vestita


Divampa la polemica sul presepe "homo" spuntato in un centro commerciale a Piacenza. Da Rancan fino (addirittura) alla Meloni ,tanti i messaggi di rimprovero. Però poi, sull'ambiguità del bue e dell'asinello mai una parola. Come se non sapessimo che quelle due simpatiche canaglie... nelle lunghe notti invernali... appena si spengono le lucine... Dai, sappiamo tutti come può andare a finire. A voi che ve la siete presa solo con i due Giuseppe, "Uomini soli", voto 4.

 Il presepe maledetto

No, non ci aspettiamo che da domani Obama si metta a fumare dei Cohiba uno dietro l'altro e nemmeno ci aspettiamo che i "Castro brothers" sostituiranno le immagini del Che a L'Avana con quelle di Lebron James o Miley Cyrus. Che Dio ce ne scampi. D'altro canto non ci aspettavamo nemmeno la notizia del disgelo dei rapporti fra Usa e Cuba. Sono le aspettative a rovinare sempre tutto, perciò non ce ne facciamo. Bella sorpresa, voto 8.

Raul Castro

Eh già, stavolta la Lega sembra proprio arrabbiata. Appena hanno sentito parlare di profughi non li ha tenuti più nessuno. Post, comunicati stampa, articoli sui giornali. Addirittura scendere in piazza a Rivergaro. Magari partendo dalla sede.. ah no, adesso lì ci vendono tende. E vabbè, c'è la crisi! Però come è strano il Mondo, quando c'era da difendere un Cristo crocefisso, allora il cattolicesimo andava bene, quando invece ci sono di mezzo i valori che quel Cristo rappresenta, si torna ad essere "Padroni a casa nostra". Per una sporca dozzina di voti. Non qualificabili 

Matteo Salvini mentre afferma "ne prendiamo solo 4!"


Solo noooi, solo noooi, Stefano Trenchi ce l'abbiamo solo noooi! Eh già, il recordman di mangiatore di anolini è uno di noi, è un piacentino. Il nuovo idolo delle tavole nostrane è arrivato a superare il record precedente di 401 cappelletti (giusto ricordare che un cappelletto equivale a mezzo anolino.. fate voi..) di un 34enne parmigiano di cui ormai si è persa la memoria. E pensare che noi "umani" ci sentiamo dei giganti quando sfondiamo quota 30 a Natale. Poi dicono che a Piacenza non c'è un cazzo! Voto? Ovviamente 410.

Orgoglio biancorosso


Le limate della settimana

15.12.2014 10:11

"Candidati con noi a sindaco di Venezia, i sondaggi dicono che sei molto amata". Pare sia stato questo l'approccio di Berlusconi su Mara Venier. La Mara ha dichiarato che ci rifletterà molto, la proposta la tenta e intanto, da politica navigata e attenta ascoltatrice delle masse quale è, ha già iniziato a far trapelare il suo programma politico. Dichiara infatti che, attenzione, " essendo veneziana so che il malcontento oggi è altissimo", ma non solo, infatti precisa anche che " vorrei che qualcuno davvero facesse qualcosa per salvare la città". Che politica, che idee! Intanto qualcuno fa già notare che lei non è mai stata di destra, anzi si definiva anarchica...Ma al giorno d'oggi, sono solo dettagli... Voto 3, almeno ci riflette.


Dall'ex candidato sindaco di Venezia (nel 2010) Brunetta, alla Venier del 2015. "Dalle stelle" alle stalle.
 

In questo mondo difficile, una certezza l'abbiamo: quando la Mussolini partecipa a un talk show fa su del ragò. A "l'aria che tira", si mette a litigare con la giornalista Maria Teresa Meli: "Dai, non si può, sembra di parlare con un centro sociale". E la giornalista: "Io non l'attacco sul suo cognome, o sulla sua vita privata, quindi la pregherei di non attaccare me con queste stupidaggini". L'eurodeputata replica "Ce mancherebbe, t'arriva un cartone...Guarda che io non so'solo vaiassa, io meno pure, no schiaffone lo butto". Per coronare questo momento di alta televisione, l'eurodeputata, insiste per farsi cambiare di posto in studio. Ah, che belle persone mandiamo in Europa! Mussolini senza voto.

Il momento dell'attacco


Razzi, l'ex responsabile, ha inciso una canzone. Finalmente il sogno di tanti si è avverato. Vi anticipiamo una delle frasi che compongono il ritornello: " Chiedo solo un rimborso spese per arrivare alla fine del mese ". Antonio, felice e entusiastissimo, annuncia senza problemi alla radio che saranno presenti tutte le sue frasi, che lui, ritiene siano diventate famose. Ma non si ferma solo a questo: il suo obiettivo è quello di andare al Festival di Sanremo. Non avremo mai pensato di dirlo, ma...:Carlo Conti ti prego, salvaci! Voto 3 al cantante.


Competizione tra natiche?
Evento interessantissimo: Pippa, sorella della Duchessa di Cambridge, ha voluto dire la sua sul lato b di Kim Kardashian apparsa seminuda sulla copertina di una rivista. In un blog scrive: "Devo ammettere che il mio - nonostante abbia avuto un breve momento di celebrità - non è paragonabile al suo". Ma la popolare cognata del Principe William dimostra una certa sportività ammettendo che "il premio Posteriore 2014 vada a Kim Kardashian". Che belli questi momenti di alta regalità! Voto 5 per assenza di catfight...


Venerdì bomber Schettino ( "Professore Ordinario" alla Sapienza di Roma) è stato nuovamente interrogato sul caso Concordia. Schettino, dopo aver ammesso una piccola défaillance: "In quel momento tra morire, tuffarsi, cadere, sono andato sulla scialuppa" riconosce di aver commesso alcune imprudenze e si commuove. Voto 4 1/2, per la capacità di autoanalisi dimostrata (a posteriori), 3 per lo "scaricabarile"...A Schettino diamo 2 e non se ne parla più.


Moro: il passato parla al presente

10.12.2014 10:19

 

 

Sabato scorso, al Teatro dei Filodrammatici, è stata raccontata la vicenda del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse. Vicenda di cui tutti conoscono gli eventi salienti ma a volte la minuzia dei dettagli riesce ad illuminare retrospettivamente quello che è accaduto e successo.

La lettura dei documenti di stato fatta dall'On. Grassi ha messo in luce come vi siano ben altri soggetti implicati -al di là delle Brigate Rosse che sono state esecutrici a loro volta manipolate- a partire da illustri e noti personaggi politici, ai servizi segreti, alla malavita organizzata, a interessi russi e americani che costituivano sottobosco della lontana guerra fredda.

 

Allora vengono in mente tante riflessioni in giorni come questi un po' sopiti. Sopiti perché a volte viene in mente che ci sia ancora, come negli anni sessanta, un malcontento e una ribellione sociale che tuttavia, oggi, si è deciso di blandire.


Da quell'angosciante caso Moro vengono in mente diversi spunti di riflessione, in relazione agli scandali appena avvenuti a Roma - i quali dimostrano ancora una volta quanto si è figli di questa storia Italiana -.

 

Il primo tema è quello della dignità. In particolare della dignità altrui in politica. Proprio perchè figli di una storia tanto travagliata (non solo nella vicenda di Moro) bisognerebbe far sì che il tema della dignità delle persone esista e venga dalla politica esercitato -anche all'interno dello stesso Partito-, difeso e valorizzato.

 

Altro tema riguarda la responsabilità di chi decide di mettersi in politica. Troppe volte persone con scarse competenze, poco motivate e formate fanno della retorica e della presunzione semplice scorciatoia e dei Partiti comodo rifugio alla loro inettitudine, diventando bersagli facilmente manipolabili da mani ben più abili ed esperte delle loro.

 

Contemporaneamente vi è la responsabilità di chi è già in politica, di formare le nuove menti.  A volte pare che la formazione politica ai giovani sia stato un obiettivo volutamente mancato da coloro che traevano vantaggio nell'avere schiere di ragazzi scarsamente formati ma votati, come pecoroni, al personaggio di turno... ragazzi che non potevano scalzare il leader ma solo sostenerlo o opporre timide resistenze.

 

Questi ragazzi scarsamente formati, più prima che poi, diventeranno la nuova classe dirigente dei Partiti e del Paese. Allora dove finiremo?

 

 

Francesca

 

Le limate della settimana

08.12.2014 15:48

Puntura di Vespa
Picco di ascolti per Vespa: Bruno aspetta che i test tossicologici scagionino il vaccino antinfluenzale Flaud e decide di farsi vaccinare durante la trasmissione. Per convincere gli ultimi dubbiosi, Vespa in maniche di camicia si fa fare la puntura e, da uomo duro come abbiamo imparato a conoscerlo, dice che ha sentito solo "una carezza". Ottimo servizio pubblico... Voto: 6


Ritrattamenti

"Controlli: unghie spezzate, nemmeno l'ombra dello smalto...sa quant'è che non vado dall'estetista?". Ancora lei, la ladylike, è solo un lontano ricordo, probabilmente dopo aver capito la figuraccia, la Moretti ritratta: non si cura, si lascia trasandata ma riesce a vincere le primarie con il 61%. Gli impegni per un pò sono finalmente finiti, le elezioni saranno nella primavera del prossimo anno. Ora, vai con lo smalto! Voto: 5,5


Tartufata!

Party regale, molto chic, porcellane, argenti, cristalli, quaranta invitati... Di chi parliamo? Di Briatore? Sbagliato! Parliamo del Cardinal Bertone che al suo 80esimo compleanno, decide di fare una sobria tartufata con un paio di amici in un'antica residenza nei giardini vaticani. Tarcisio si dimentica dello stile francescano e del Papa, il quale decide di pranzare alla solita mensa. Auguri Cardinale! La prossima volta, diamo un pò meno nell'occhio! Voto: 3.



Il "re de Roma" Massimo Carminati ex terrorista di estrema destra dei Nar ed ex membro della Banda della Magliana è stato arrestato. Gestiva una holding criminale che spaziava dalla corruzione, per aggiudicarsi appalti, all'estorsione, all'usura e al riciclaggio. Dove è stato trovato? Dentro una villa dai rubinetti d'oro? Dentro un castello? No. L'hanno trovato a bordo di una Smart su una stradina di campagna. Non esistono più i re di una volta... Senza voto.


Roma capoccia

04.12.2014 15:02

Puff... E adesso le multe di Marino non se le ricorda più nessuno. Già nei giorni scorsi parlare di multe in una città come Roma che di eterno ha anche tanti problemi, faceva sorridere, da ieri è diventato quasi superfluo.

Nel giro di 24 ore i cartelli, gli slogan e gli striscioni degli amici di Alemanno si sono dissolti in un amen. Non siamo giustizialisti, in Italia si è innocenti fino a prova contraria, e nemmeno guardiamo da un solo lato, gli indagati ci sono a destra quanto a sinistra, ma rivedere le immagini delle manifestazioni della "banda della Panda rossa", con le solite scritte e il solito colore funebre, viene un po' di pietà.

Viene un po' di pietà per quei 4 disgraziati che da decenni si prestano al gerarca di turno che intanto, bel lontano dai riflettori, sottoscrive appalti e contratti. Roma capoccia.

La triste constatazione è che c'è qualcosa che sta al di sopra della politica, che tutto guida e governa. E purtroppo non si tratta di etica, di morale, di leggi o giustizia.

Francesca e Lorenzo

Le limate della settimana

30.11.2014 21:31

Post voto/1

Katia Tarasconi, già assessore al commercio, fin dall'inizio favorita nella corsa alle regionali, riesce a posizionarsi solo terza: nemmeno le valigie già fatte l'hanno aiutata a raggiungere il suo scopo. A Telelibertà dichiara: "spero ci sia un assessore piacentino, perché la nostra provincia ha il dovere e il diritto di essere rappresentata in Regione". Ovviamente, sottolinea che non è importate che entri lei, ma è importante la rappresentatività territoriale. Certo, la rappresentatività...Voto basso


Post voto/2

Grandi festeggiamenti per Fabio Callori (FabioFA di FI), che riesce a prendere 3396 preferenze. Bottiglie stappate, congratulazioni e fotone di gruppo già postate su Facebook fino a quando non si alza una mano e una voce: "Fabio, abbiamo un problema...". Il problema è che la ripartizione dei seggi ha assegnato il posto a Tommaso Foti. E lo spumantino va di traverso. Ripresosi (molte ore dopo), lancia un "mica tanto velato" appello: "QUALCUNO, senza farselo dire, faccia un passo indietro, per il bene di Forza Italia e del centrodestra. La gggente ci chiede rinnovamento". FabioFA il rosicone, voto 4.

Ecco il momento in cui gli viene comunicata la tragica notizia


Triste parentesi di spettacolo. Ritroviamo dalla Parodi, che la aggettiva come "icona del cinema italiano e non solo" (mah), Dalila Di Lazzaro. Purtroppo la forma non è quella dei bei tempi andati. Prima, alla domanda: "sei una che tira fuori gli artigli?" risponde "no no, io scappo!", poi resetta tutto e afferma di aver fatto strada perché "è una tosta". La confusione poi tocca l'apice: "si si, sono ancora in contatto con Jack (Nicholson ovviamente) tramite un amico che.. NON SO NEANCHE SE C'E' PIU'". 48: morto che parla. Solo alla fine capiamo la comparsata: è uscito il suo nuovo libro. Potevamo farne a meno. Senza voto (meglio non infierire).



Lo stile e il modo, sono quelli del '34, o si o no. Le risposte sono due, chi può fare la domanda è sempre e soltanto uno solo. E così è nato il "gran consiglio del grillismo". Saranno 5 i fidi gerarchi pentastellati, a dover captare gli umori e i pensieri del padre padrone, a pena di espulsione e, magari, olio di ricino. Anche sulle percentuali e sulle metodiche ci sono similitudini con il "voto" di 80 anni fa: in tutti e due i casi i favorevoli alla nomina delle menti superiori del regime sono stati oltre il 90% (ma il Duce aveva fatto meglio) e anche in questo caso il riconteggio dei voti è una opzione non prevista. Il voto non lo diamo noi, ma la storia: 0

"A noi!"

Finalmente Morgan. Dopo il sussulto (poi rientrato) della scorsa settimana, solo al sesto "live", ad XF8 succede qualcosa. Morgan perde il suo ultimo gruppo e dopo un'attesa quasi interminabile, manda tutti affanculo. Era ora. E' vero, il programma "a numeri" tira, ma alla terza inquadratura di Tommassini siamo già al pisolo. Morgan fa quel che può, la pochezza dei colleghi non lo aiuta, voto 6 e un po'. Al programma voto 5. Sempre la solita solfa (dai dai, ancora due settimane e torna Masterchef)


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