Profumo di limate
L'odore di ascella pezzata è uno dei maggiori nemici contro cui l'essere umano medio deve combattere. Evidentemente anche a Thomas dava fastidio. Ma diciamo che gli dava fastidio perché non voleva lavarsi. Soluzione? Bombarsi di deodorante spray. Il ragazzo, che ha avuto la peggio, è stato ritrovato esanime dalla polizia con 42 flaconi di deodorante, molti dei quali vuoti. La madre racconta che pur di non farsi la doccia, si spruzzava addosso metà della confezione e il dopobarba per coprire gli odori. Ora, l'odorino che ti arriva in gola appena dopo la brioche non è il massimo, però 42.... Voto 42? No, solo 2.
Lui non ha questi problemi. In Russia è arrivato (finalmente!) il profumo del leader che può chiedere tutto, dal nome "Leader number one". Una fragranza delicata e forte allo stesso tempo, ma soprattutto avvolgente proprio come il Leader che lo ha ispirato: Vladimir Putin. Starete già pensando: "si ma chissà quanto costa..." E invece no, è accessibile a tutti, solo 77€. L'unico problema è l'edizione limitata, infatti ce ne sono solo 2000 boccette. Con meno di 100€ potrete avere sul vostro scaffale un ottimo profumo di semi-dittatura e una bellissima confezione che riporta il profilo del Leader. Accorrete! Voto alto al prodotto: per il leader che non deve chiedere mai!
Abbiamo vinto tutti. Ha vinto la nostra generazione. Ha vinto il buon senso. In mezzo a pseudo-big della canzone italiana, un figone con qualche problemino con l’Italiano (ma compensa ampiamente con altro) e un Gabriel Garko messo lì come un apostrofo rosa fra le parole “San” e “Remo”, ecco la perla del Festival 2016. Cristina D’Avena. Grazie ad una petizione on-line, la voce dell’infanzia di migliaia di italiani, calcherà il palco dell’Ariston. Giustamente (almeno per adesso) solo fra gli ospiti, anche perché che tipo di competizione sarebbe con Cristina in gara?! E’ come far giocare il Barcellona in Champions con Crotone, Nizza e Swansea. Bella fatica. Finalmente potremo guardare il Festival. Per 5 minuti. Voto altissimo… a lei. Kiss me kiss me Cristina.
La nostra Cristina, sempre alla moda, con il suo ultimo flirt della scorsa estate
E ci risiamo con le previsioni. Stavolta a pronunciarsi è Deathlist, che come sottintende il nome, ogni anno formula una lista con 50 nomi eccellenti che secondo loro ci lasceranno nei prossimi 12 mesi. I requisiti per entrare in questa lista (eccola: https://www.deathlist.net/) sono 3: essere attorno agli ’80, in su; aver conclamato di essere malati; oppure essere Paul “Gazza” Gascoigne. Ma noi stiamo dalla parte di Gazza, intanto perché lo hanno già dato per morto un paio di volte ed invece eccolo ancora lì, bello instabile appoggiato contro un muro, poi perché il compianto David Bowie non lo hanno menzionato e soprattutto perché siamo convinti che lui voglia sfidare Deathlist e contraddirli. Forza Gazza, vinci la sfida, aspetta l’ultimo dell’anno, distruggiti come solo tu sai fare e dicci addio alle 0:01 del primo gennaio 2017. Voto 9 a Gascoigne: grazie per quello che ci hai fatto vedere e soprattutto grazie per averci fatto sognare quello che potevi ancora fare
Eccolo il nostro Gazza, come sempre elegantissimo e in splendida forma